Il vuoto
Universal, 2007
Non rappresenta esclusivamente il disorientamento, l’abisso, il vuoto di senso che caratterizza l’uomo e la società contemporanea, ma assume anche una valenza positiva, identificato come spazio da riempire, fisicamente e spiritualmente. E’ una esortazione a riscoprire la vita semplice, l’occasione per celebrare la riscoperta delle piccole cose: una fuga dalla frenesia e dal caos del mondo complesso, e al contempo un riavvicinamento alla natura. Il sound, in linea con la dimensione lirica, abbandona le costruzioni complesse e le irruzioni di ritmiche e chitarre per recuperare un suono essenziale che si compone di tocchi al pianoforte, fraseggi di una chitarra, del soffice tappeto di una elettronica minimale, dagli arrangiamenti dell’orchestra.