Il ballo del potere
Polygram, 1998
“Parla della sopraffazione e del predominio. Il potere così concepito mi fa semplicemente orrore. Dobbiamo sempre guardarcene dall’esercitarlo o subirlo, perfino quando andiamo a prendere un caffè al bar”.
Si allude all’uso e al controllo di quello che Castaneda chiamava potere personale, alla complessità di sovrastrutture fisiche e mentali create dall’uomo.