Fetus
Bla Bla, 1971
Approda alla nuova etichetta Bla Bla e pubblica il suo primo album. Questo disco presenta in copertina un’immagine che all’epoca fece piuttosto scalpore: la fotografia di un feto umano. E’ uno dei primi dischi italiani “elettronici” con un notevole uso del sintetizzatore, della batteria elettrica, dell’ organo VCS3. Iniziano gli anni della sperimentazione pura, dell’avanguardia. Ad ispirare questo disco le letture di quegli anni: Yogananda, (sul senso della vita), lo scrittore inglese Aldous Huxley, (al quale questo disco è dedicato).